Grande successo per l’incontro organizzato da Officine Tamborrino e Scaff System in collaborazione con il Corso di Alta Formazione Wine & System Design di PoliDesign. 
Nei suggestivi spazi della fabbrica di Ostuni  “Dalle etichette agli spazi e oltre per l’agroalimentare” ha guidato i numerosi partecipanti attraverso i metodi più innovativi e le buone pratiche per valorizzare il proprio prodotto la propria storia di impresa.

Le ore di formazione sono state organizzate come un vero e proprio caleidoscopio di discipline e punti di vista.

Ha aperto il pomeriggio di studi Licio Tamborrino ( Ceo Scaff System e Officine Tamborrino) spiegando quanto sia oggi una necessità sistematizzare e creare una strategia di sviluppo personalizzata in un settore così importante in Puglia come quello agrolimentare. Già da tempo la Scaff System è fornitrice di strutture per la logistica del settore vitivinicolo e recentemente l’azienda ostunese si è specializzata nelle più sofisticate tecnologie di automazione ( con la collaborazione del gruppo Elevo) .

Quindi dallo scaffale  alla movimentazione fino al luogo dell’accoglienza con il brand Officine Tamborrino che disegna e arreda luoghi volti ad esaltare il vino e la sua identità.

L’intervento invece del prof. Luca Fois ( Creative advisor, docente Politecnico e Cilab) si è concentrato sulla forza di una strategia di comunicazione, tra valori materiali e immateriali, suggerendo alcuni principi fondamentali per veicolare un messaggio efficace, uno su tutto l’essenzialità. Come nella tauromachia di Pablo Picasso in cui all’artista cubista bastavano pochi segni per esprimere la forza, l’identità e il movimento del toro, così una buona strategia elimina tutto ciò che c’è di superfluo e rivela l’essenza e l’unicum del prodotto.  

Interessante intervento fuori programma di Domenico Ocone che ha raccontato l’azienda di famiglia Ocone Vini e il felice territorio del Sannio per testimoniare realtà e terroir diversi. 

Il mondo  del vino è stato poi analizzato dal punto di vista di luogo di una storia e luogo che accoglie,  gli architetti Aldo Flore e Rosanna Venezia hanno presentato in anteprima un loro nuovoprogetto per l’azienda CentoVignali di Bari, un suggestivo lavoro architettonico volto a un equilibrio visivo tra la vigna e la cantina. 

Silvia Ghirelli (Hospitality e PR Manager) ha aperto immaginariamente le porte delle spettacolari cantine per cui lavora, le cantine delle aziende Petra e Terre Moretti. Queste due eccellenze sono il simbolo di come il mondo del vino possa essere leva per importanti progetti culturali e allo stesso tempo essere incredibilmente comunicato attraverso la cultura, l’architettura o l’arte visiva. 

Poi la volta di Giacomo Mojoli ( giornalista e co-fondatore di Slow Food) il quale ha voluto lanciare una provocazione riflettendo su come siano cambiate le sensibilità e il modo di vivere il vino, auspicandosi una rivoluzione del settore che segua le esigenze del consumatore e della società, costruendo ad esempio dei luoghi del vino  flessibili e a misura d’uomo.

Arianna Vignati (Strategic design e Managment design Politecnico di Milano) ha condiviso con gli ospiti i passi fondamentali per la definizione dell’export e dell’internazionalizzazione, spiegando che si tratta di una progettazione innescata da precisi meccanismi. 

Infine due case history. 
Roberto Ocone ha raccontato il progetto del Vino Sciur, un vino totalmente creato e sviluppato dal corso di Cilab e che rappresenta un nuovo modo di concepire l’enologia improntata alla sostenibilità a 360 gradi, dalla gestione del vigneto all’utilizzo dell’acqua, dal packaging al rispetto del territorio. 

In fabbrica è stata allestita per l’occasione una mostra delle più belle e sofisticate etichette prodotte da Artconvert, 54 opere di grafica con carta Fedrigoni, un viaggio nella creatività visiva legata al vino.

A chiusura della giornata, WalkingWine il neonato progetto di enoteca mobile, un apecar dedicato esclusivamente al vino pugliese e che raggiunge  luoghi suggestivi con i panorami più inconsueti per regalare un’ emozione.

La grande partecipazione e attenzione del pubblico ha stimolato ScaffSystem e Officine Tamborrino nel continuare il lavoro con il Cilab e decidendo così di organizzare per dopo l’estate un nuovo momento di confronto e di formazione.

“A dopo la Vendemmia “ quindi,  per imparare, parlare, ascoltare e gustare la qualità ben progettata!

 

 

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